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Google Play Music in arrivo su iOS il prossimo mese!

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Forse la frase più abusata del mondo tecnologico è “in un paio di settimane”, ma la vera traduzione di questa frase è “quando lo vedo ci credo”. Questo è quello che è successo con molti prodotti tecnologici e con applicazioni che tardano ad uscire per un motivo o per un altro. Perchè questa introduzione? Perchè questo è quello che è successo con Google Play Music per iOS.

A Maggio, infatti, dopo l’uscita di Google Play Music All Acces, Google aveva affermato che la versione iOS del lettore musicale sarebbe uscita “in un paio di settimane”. Sono passate ormai 18 settimane da quella dichiarazione di Sundar Pichai e della versione iOS neanche l’ombra.

 

 

 

Google Play Music

 

Secondo alcune voci, Google sta testando l’app nei suoi laboratori e ne avrebbe inviata una versione ai suoi dipendenti per provarla e cercare dei bug (semmai ce ne fossero), per poi rilasciare la versione iOS entro la fine del mese.

Non si sa perchè ci sia stato questo grande ritardo, ma molto probabilmente, l’attesa sta finendo!

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Con Android 4.4, il blocco regionale Samsung potrebbe estendersi al Galaxy S3 e al Note 2

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Sembra che il blocco regionale della SIM che Samsung ha immesso in Europa e negli Stati Uniti sul Galaxy Note 3 non sia destinato a scomparire troppo in fretta. SamMobile ci fa sapere che alle proteste degli utenti, il gigante coreano ha risposto che il blocco SIM si attiva esclusivamente nel caso in cui il dispositivo venga acceso per la prima volta con all’interno una SIM card straniera, e che è possibile utilizzare il telefono in qualsiasi parte del mondo a patto che esso sia stato inizializzato con una SIM locale.

Ma il malcontento tra i consumatori non sembra dissolversi, tanto più che un funzionario Samsung – sempre in base a quanto riportato dal sito ufficiale – ha confermato che il Note 3 non può essere utilizzato con al suo interno SIM cards appartenenti a una regione differente da quella in cui il device sia stato acquistato. Il rappresentante dell’azienda ha infatti dichiarato che la natura del blocco comporta proprio l’impossibilità di utilizzare un Note 3 europeo con una SIM card statunitense, anche se il telefono è stato acceso per la prima volta con una SIM locale. In sostanza, quindi, il blocco regionale non può essere eluso… e molti utenti attivi sui vari forum XDA si lamentano di incidenti vari come un Note 3 acquistato in Germania che non funziona con una SIM thailandese o episodi similari. Inoltre preoccupa il fatto che il succitato rappresentante abbia affermato che, con l’aggiornamento di Android 4.4 KitKat, il blocco regionale verrà esteso a device meno recenti quali l’S3 e il Note 2: vale a dire che il traffico internazionale verrà presumibilmente inibito a meno che non si continui ad utilizzare una SIM proveniente dal paese d’origine del dispositivo. E anche se in condizioni normali l’idea che il rappresentante dell’azienda abbia involontariamente confermato l’arrivo imminente di un aggiornamento di Android 4.4 avrebbe fatto esultare gran parte della community, il problema del blocco regionale è grave. Il blocco viene teoricamente applicato allo scopo di ridurre le importazioni ma, onestamente, quanti importatori importano dispositivi che siano stati utilizzati per più di un anno o giù di lì? È chiaro che, a dispetto dei tentativi di Samsung di ripulire il mercato e di sedare la sommossa sorta attorno a questo espediente del blocco regionale, il problema rimane e potrebbe avere anche più gravi ripercussioni nelle settimane a venire.

Speriamo che le ripercussioni facciano retrocedere Samsung dall’intenzione di applicare il blocco ai vecchi dispositivi, convincendola magari a rimuoverlo anche dal Note 3 tramite aggiornamento, assecondando così la volontà popolare anziché complicare le cose solo per impedire a qualche importatore di ricavarci pochi euro.

Samsung nega di truccare i test dei benchmark

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Dopo essere stato accusato di truccare i benchmark attraverso l’aumento della frequenza della CPU, la risposta di Samsung non si è fatta attendere molto e anche se l’evidenza sembra piuttosto difficile da discutere, Samsung ci ha provato comunque. Come anticipato nell’articolo di ieri, diverse fonti hanno scoperto che Samsung (così come molti altri produttori Android) aumentavano artificialmente le frequenze della CPU quando una applicazione di benchmarking era in esecuzione. Samsung ha appunto negato che i suoi dispositivi cercano di imbrogliare i test e cerca di dare la colpa ai test stessi. A suo discapito Samsung ha affermato che:

Il Galaxy Note 3 massimizza le frequenze di  CPU e GPU  quando si eseguono funzioni che richiedono prestazioni notevoli. Non è stato un tentativo di esagerare i risultati dei benchmark. Rimaniamo impegnati a fornire ai nostri clienti la migliore esperienza utente.

Praticamente Samsung sta dicendo che, poiché i test di benchmarking richiedono un carico di lavoro del processore molto alto le frequenze aumentano autonomamente per soddisfare la user experience. Sembrerebbe certo una difesa più che ragionevole se non fosse per come sono stati scoperti i trucchi di benchmarking. Ricordiamo che diversi siti hanno trovato differenze tra i dispositivi Samsung che eseguono la versione ufficiale di un test di benchmarking rispetto agli stessi test effettuati con una speciale applicazione rinominata in modo da non essere riconosciuta dai dispositivi Samsung.

Quindi la questione non è certo che questi dispositivi lavorano al massimo quando le applicazioni di benchmark lo richiedono perché esigenti, ma è che se il nome dell’applicazione Geekbench viene rinominato in 6eekbench, il sistema non riconosce il pacchetto e non modifica il comportamento e questo a noi suona proprio come barare!

Sony ambisce a conquistare il terzo posto tra i colossi degli smartphone

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Sembra che Sony Mobile Communications stia progettando, per il prossimo futuro, di acquisire oltre il 20% delle vendite basate su Android e divenire così il terzo più grande produttore di smartphone al mondo. Queste le dichiarazioni rilasciate al Wall Street Journal da parte del direttore di vendita e marketing Dennis Van Schie. L’attuale quota di mercato di Sony Mobile si aggirerebbe intorno al 7%, ma grazie ai più recenti prodotti di punta (come lo Xperia Z1) la compagnia sembra essere riuscita negli ultimi tempi a risalire brillantemente la china, tanto da far apparire sicuramente plausibili le sue ambiziose intenzioni.

Il contributo determinante è arrivato probabilmente dall’acquisto della quota Ericsson dalla precedente azienda “Sony Ericsson”, grazie al quale lo sviluppo dello zoccolo duro delle risorse tecnologiche quali applicazioni, servizi e hardware è passato direttamente alla Sony. Ma molto dipenderà anche da come il settore marketing della compagnia saprà gestire la promozione dei prodotti.

Split: il lettore MP3 invisibile, integrato negli auricolari

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Split è il primo lettore MP3 invisibile, diverso da qualsiasi altro player visto fino a oggi: il progetto per costruirlo è stato presentato su Kickstarter, l’ormai celebre portale di crowd funding per finanziare progetti creativi. Split non ha fili e nemmeno uno chassis principale per conservare la musica e ospitare la batteria: indossato è invisibile perché tutta l’elettronica necessaria al suo funzionamento è integrata all’interno di due piccolissimi auricolari in-ear.
Nei due auricolari sono integrati anche dei magneti che permettono di attaccare e staccare i due elementi (da qui probabilmente, il nome “Split”). Quando i due diffusori sono disgiunti, il player si avvia automaticamente. All’interno di uno degli auricolari è presente un chip di memoria sul quale è possibile memorizzare i brani; non servono cavi e la durata della batteria è garantita per 24 ore.

Non ci sono nemmeno bottoni da premere: un leggero colpetto su uno dei diffusori permette di passare al brano successivo, un doppio tocco permette di regolare il volume (alto, medio, basso). Un tap sul diffusore destro permette di bloccare le impostazioni. Non ci sono uscite o porte di collegamento tradizionali: per la ricarica e il trasferimento dei brani è necessario usare uno speciale cavo USB. La tecnologia wireless usata non è il Bluetooth, ma due oscillatori di alta precisione al cristallo (uno per ciascun diffusore) controllati da un software dedicato e integrato in grado di far riprodurre la musica campionata parallelamente sui due diffusori.

 

Per costruzione, commercializzazione e così via i progettisti hanno calcolato di aver bisogno di raccogliere fondi pari a 435.000 dollari. Mancano 28 giorni all’obiettivo e nel momento in cui scriviamo l’idea ha già raccolto proventi per quasi 20.000 dollari. Split sarà compatibile con Mac e PC e disponibile in quattro colori. Il prezzo finale previsto si dovrebbe aggirare sui 150 dollari.

 

 

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Uno sguardo alle applicazioni disponibili per Galaxy Gear: Video

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Quando Samsung  ha annunciato il Galaxy Gear ha anche affermato che lo smartwatch avrebbe avuto 70 e più diverse applicazioni compatibili con Samsung Apps. Di seguito vengono evidenziate alcune delle scelte che i futuri possessori di Galaxy Gear avranno davanti ed il loro funzionamento.

Il download delle nuove applicazioni per Galaxy Gear è molto semplice, basta aprire l’applicazione Gear Manager, sul dispositivo Note 3 (per esempio) e poi cliccare sull’applicazione Samsung Apps al suo interno. Qui si  aprirà la classica interfaccia del Negozio samsung con la differenza di mostrare, tramite un filtro, solo le applicazioni compatibili con il Galaxy Gear.

Una volta scelto quello che si desidera scaricare, premere “Installa” e la procedura si avvierà in automatico. Da lì si può decidere se collocare l’applicazione tra i Preferiti oppure metterla semplicemente nell’area normalmente dedicata alle varie applicazioni.

Nokia aggiorna “Panorama” per dispositivi Windows Phone 8

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Nokia ha rilasciato l’aggiornamento 3.0.3.2 dell’applicazione Panorama, esclusiva dei terminali Lumia Windows Phone 8 che consente di realizzare foto panoramiche con estrema facilità.

Nokia Panorama è un’utile applicazione che consente di catturare la visione di un panorama in maniera rapida e soprattutto semplice, scattando una sequenza di fotografie collegandole automaticamente tra loroIl principio di funzionamento è il seguente: si scatta la prima foto, si fa scorrere orizzontalmente il terminale cercando di allineare i due cerchi che compaiono sul display e si conclude la sequenza selezionando l’apposito tasto oppure continuando a scattare fino alla fine dei cerchi visualizzati. Una volta fatto, il software metterà automaticamente insieme le foto scattate per dare vita ad un Panorama.

nokia panorama

Con questo nuovo aggiornamento alla versione 3.0.3.2 sono state introdotte diverse novità tra cui la principale permette di catturare i soggetti scattando le foto in verticale. Anche se l’orientamento dello smartphone in orizzontale appare più corretto per realizzare foto panoramiche, il supporto all’orientamento in verticale contribuisce a migliorare la flessibilità di utilizzo dell’app. Inoltre è possibile condividere le proprie creazioni sui principali social network come Facebook o Twitter con gli amici.

Si ringrazia Antonacci Gianluca per l’articolo

 

SM-G910: Questo il nome dello smartphone a display flessibile di Samsung?

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Si è parlato tanto di un ormai prossimo smartphone a display flessibile (o meglio curvo) di Samsung, con tutti i segnali (tra i quali una conferma di un funzionario della compagnia) che portano a fine mese come data di lancio. Adesso, un dispositivo Samsung appare su un benchmark sul sito GFXBench, con il nome di SM-G910, denominazione molto particolare che ci porta a pensare che potrebbe essere lui il device a display flessibile.

 

sm-g910

 

SM-G910 è alimentato da un processore Snapdragon 800 con la GPU Adreno 330, simile al Galaxy Note 3, che corrisponde alle voci che vedono il display flessibile implementato per la prima volta su una edizione limitata del Note 3, anche se con un display più piccolo da 5.5″ . Per adesso sono tutte speculazioni e rumors, ma di certo terremo d’0cchio questo SM-G910 e vi terremo sempre aggiornati.

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Google Nexus 10 | Google rinnova anche il tablet da 10 pollici!

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Google ha deciso di rinnovare completamente la propria gamma Nexus quest’anno e dopo l’arrivo del “piccolo” tablet Nexus 7 (2013), le voci dell’arrivo ormai prossimo dello smartphone Nexus 5, giungono oggi le prime indiscrezioni riguardanti una nuova versione del tablet da 10 pollici Nexus 10.

Dalle notizie raccolte dai ragazzi di @evleaks infatti sembra che ormai sia prossima la presentazione del nuovo Nexus 10 (2013) prodotto questa volta da LG e non da Samsung come il precedente modello e come per il Nexus 7 (2013) anche questo subirà un restyling sia hardware che nelle linee.

New Nexus-10-leaked Screen

 

Sempre i ragazzi di @evleaks hanno rilasciato l’immagine che potete vedere qui sopra, in cui un rivenditore indica l’arrivo della versione Wi-Fi proprio dell’Asus Nexus 10 (nome ancora da confermare).

Con tutta probabilità il nuovo Nexus 10 sarà annunciato in concomitanza con l’attesa presentazione Nexus 5 che dovrebbe avvenire entro la fine di Novembre per cui non resta che attendere e vedere se Google li renderà disponibili entrambi anche sul Play Store italiano poco dopo l’annuncio.

Android 4.4 KitKat: foto e impressioni di chi lo ha provato

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Dopo tanti rumors, ecco che finalmente si riesce ad avere qualcosa di concreto per quanto riguarda Android 4.4 KitKat. I ragazzi di Gadget Helpline sono infatti venuti in possesso della build KRS65B di Android 4.4 installata su un Nexus 4, ovviamente questa non è la build finale. Questi avrebbero svelate alcune interessanti novità, che vi elencheremo di seguito, anche se vi ricordiamo di prendere con le pinze queste notizie dato che la build non è ancora ufficiale.

 

Partiamo con il parlarvi della build, la KRS65B. Questa sembrerebbe non essere quella definitiva, dato che l’immagine (che potete vedere sotto) ci mostra una grossa “K” al centro del display accostata da una fetta di limone, e questo ci fa capire che stiamo parlando della vecchia build denominata Key Lime Pie.

 

Android 4.4 KitKat

 

 

Le prime vere novità le troviamo nel menù delle impostazioni, dove oltre alle classiche voci, ora troviamo anche la voce “Payments”, che molto probabilmente servirà per effettuare pagamenti tramite NFC. Per il resto, sembra tutto uguale alla build attuale.

 

Andoid 4.4 KitaKat Payment

 

 

Un’altra novità è rappresentata dalla voce “Printing” . Il team che ha provato questa build con Android 4.4 KitKat riferisce che quando ci si reca in questa sezione appare una schermata bianca. Dunque, è un qualcosa su cui Google sta ancora lavorando. Probabilmente, però, questa funzionalità sarà pienamente funzionante con applicazioni per Android rilasciate dalle aziende produttrici di stampanti.

 

Android 4.4 KitKat Printing

 

 

Altra voce che il team ha scovato sarebbe quella del “Manage Mobile Plan” che si trova all’interno delle Impostazioni sotto la voce altro. Molto probabilmente questa voce potrebbe rappresentare una sorta di divisione tra l’utilizzo dei dati e la gestione del proprio traffico, cosa che ad oggi è riportato sotto un’unica voce.

 

Android 4.4 KitKat Mobile

 

 

Di seguito, invece, potete osservare come la versione 3.4 del kernel sia stata aggiornata e compilata il giorno 28 Agosto, a differenza di quella attuale compilata il 17 Giugno. Come potete vedere, ricorre ancora KeyLimePie come denominazione.

 

Android 4.4 KitKat kernel

 

 

Quello che sembra il cambiamento più significativo, riguarda il Dialer. Come potete vedere dall’immagine sotto, questo ha subito un completo restyling. Lo sfondo è completamente nero, rispetto all’attuale blu scuro, non esiste più quella linea orizzontale accanto a numeri del tastierino e la colorazione dei numeri stessi è diversa. inoltre troviamo una barra celeste sul fondo nella quale troviamo il pulsante Menù, quello del Telefono e quello della Cronologia chiamate, che va a sostituire quello della Ricerca che c’è attualmente.

 

Android 4.4 KitKat Dialer

 

Per quanto riguarda la Galleria, non sembrano esserci state modifiche rispetto a quello che abbiamo oggi. Una cosa invece che è cambiata, riguarda la possibilità di salvare le immagini modificate con effetti da noi, nella risoluzione che più ci piace e anche nella qualità che vogliamo noi, cosa che con Android 4.3 non è possibile fare. Di seguito una galleria di immagini con tutti gli effetti di Android 4.4 KitKat:

 

 

La fotocamera invece non sembra aver subito modifiche e dovremmo trovare la stessa interfaccia che abbiamo adesso su Android 4.3

Un’altra novità riguarderebbe le applicazioni pre-installate che vede arrivare una new entry. Stiamo parlando i QuickOffice che ora ha anche la possibilità di salvare in PDF i documenti ed anche di poterli stampare.

 

Android 4.4 KitKat Office

 

 

Le prime impressioni trapelate dal team sono molto positive, tenendo anche in conto il fatto che non si tratta di una build definitiva, ma magari vecchia di alcune settimane. Le animazioni in ogni caso sono più fluide, c’è stato un affinamento generale del sistema operativo anche per quanto riguarda i dettagli dell’interfaccia che sembrano più curati rispetto ai suoi predecessori. Inoltre anche la velocità di reazione ed esecuzione del sistema sembra essere migliorata, dunque siamo molto fiduciosi su questa nuova release che dovrebbe uscire a breve, speriamo in concomitanza della presentazione del Nexus 5!

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iPad 5 ed iPad Mini 2 | Probabile fotocamera posteriore da 8 megapixel per entrambi!

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Apple ha capito da diverso tempo che due delle funzionalità maggiormente importanti per gli utenti di smartphone sono la qualità della fotocamera e la durata della batteria e per questo ha migliorato di volta in volta i propri dispositivi iOS puntando proprio su questi due punti di forza e quindi non bisogna sorprendersi che la casa di Cupertino abbia deciso di intraprendere la stessa strada per i prossimi iPad 5 ed iPad Mini 2 che con tutta probabilità saranno dotati di una potente fotocamera posteriore da 8 megapixel.

ipad-5

Purtroppo al momento non sappiamo se la fotocamera da 8 megapixel sarà la stessa di quella in dotazione ad iPhone 5 ed iPhone 5C o la nuova versione utilizzata dall’iPhone 5S che utilizza sensori più grandi per garantire una maggiore qualità in caso di scatti in condizione di scarsa illuminazione e capace inoltre di registrare video con il sistema slow-motion.

Ormai comunque manca pochissimo all’attesa presentazione dei nuovi iPad 5 ed iPad Mini 2 prevista per il 15 Ottobre, per cui fra poco conosceremo tutti i dettagli della fotocamera e molto altro dei nuovissimi tablet Apple!

LG Z diventa LG G Flex | Arrivano altre informazioni sullo smartphone con display curvo di LG!

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Solo ieri vi avevamo anticipato la notizia dell’arrivo ormai prossimo del primo dispositivo con display curvo di LG conosciuto come LG Z, ma oggi arrivano ulteriori notizie che partono con il cambio del nome, infatti lo smartphone si chiamerà con tutta probabilità LG G Flex, scopriamolo insieme!

Partendo dal nome possiamo notare che LG ha scelto di utilizzare la lettera “G” che indica i dispositivi di fascia alta della casa Coreana ed infatti il processore a bordo di questo dispositivo è il potentissimo Qualcomm Snapdragon 800, mentre il display sarà un 6 pollici (curvo ovviamente).

lggplex

Purtroppo a differenza di quanto trapelato ieri, l’LG G Flex non verrà presentato la prossima settimana ma durante le prime settimane di Novembre per cui bisognerà attendere ancora un po’ con la speranza che nel frattempo arrivino altre indicazioni su questo interessantissimo dispositivo.