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Adidas miCoach Fit Smart primo indossabile Google Fit ?

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Durante il Google I/O 2014, tra le tantissime novità presentate, ha fatto la sua prima apparizione la nuova piattaforma Google Fit dedicata “agli sportivi” ma della quale non sono stati svelati dettagli se non che “permetterà agli utenti di controllare tutti le informazioni sul fitness”, consentendo agli sviluppatori di “creare veloci app” e ai produttori di “realizzare splendidi dispositivi”.

Nonostante Google non abbia presentato nessun dispositivo Google Fit, arrivano conferme dagli Stati Uniti che vorrebbero la nuova Adidas miCoach Fit Smart primo indossabile Google Fit.

L’Adidas miCoach Fit Smart è apparsa già nel catalogo online di una nota catena di vendita di attrezzatura sportiva online, inoltre Adidas, che ne aveva tempo fa protetto il copyright del nome, ha già provveduto alla registrazione del dispositivo presso l’ente di certificazione americano FCC.

Il nuovo dispositivo indossabile Adidas miCoach Fit Smart, fornirà informazioni sul battito cardiaco, calorie bruciate, contapassi, velocità ed altro ancora. Come rivelato dal sito FCC, il dispositivo sarà dotato di connettività Bluetooth 4.0 LTE che le consentirà di collegarsi con smartphone e tablet.

L‘Adidas miCoach Fit Smart non presenta un display classico ma offre una soluzione a piccoli led (come visto per le quick cover HTC)

Ovviamente le notizie riportate non sono state rese ufficiali, quindi bisognerà ancora attendere ulteriori conferme anche per sapere se questo dispositivo sarà il primo ad utilizzare la piattaforma Google Fit.

Samsung Galaxy Note 4 con fotocamera da 12 megapixel ed OIS ?

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Stanno arrivano dai blog coreani diversi rumor che indicherebbero il nuovo ed attesissimo Samsung Galaxy Note 4 con fotocamera da 12 megapixel ed OIS, in sostituzione della fotocamera da 16 megapixel con la quale avrebbe dovuto essere equipaggiato, scelta dettata dai progettisti Samsung al fine di ridurne ulteriormente lo spessore.

L’indiscrezione è sicuramente in controtendenza con quanto fatto da Samsung nel corso di questi anni, dove i dispositivi della famiglia Galaxy Note hanno sempre avuto la stessa fotocamera del top di gamma Galaxy S e che nello specifico vorrebbero la fotocamera da 16 megapixel in dotazione al Galaxy S5 per il Note 4.

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Secondo le indiscrezioni però, Samsung avrebbe scelto una fotocamera da 12 megapixel per contenere lo spessore del Galaxy Note 4, che anteriormente dovrebbe essere dotato di una fotocamera da 3.7 megapixel, come confermato tra l’altro dai dati estratti dai vari benchmark effettuati dal dispositivo in questi giorni e trapelati “fortuitamente” in rete.

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Altre fonti, come il noto sito Sammobile, invece affermano come Samsung abbia riscontrato diverse difficoltà nell’adattare alla fotocamera da 16 megapixel con sensore Sony, l’ormai indispensabile stabilizzatore ottico d’immagine e che forse potrebbe essere questa la causa della scelta di utilizzare una fotocamera più piccola per il nuovo Galaxy Note 4.

Come detto, si tratta solo di indiscrezioni che come tali vanno prese, per cui non ci resta che attendere l’arrivo di ulteriori informazioni, per conoscere nel dettaglio le caratteristiche tecniche complete del nuovo phablet di casa Samsung.

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Moto 360 si mostra in un video demo ufficiale di Motorola

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Durante il Google I/O 2014 è stato presentato ufficialmente il nuovo sistema operativo Android Wear, realizzato da Google per i dispositivi indossabili, accompagnato dalla presentazione ufficiale dei primi dispositivi che hanno deciso di adottarlo, tre smartwatch delle maggiori case produttrici: Motorola Moto 360, LG G Watch e Samsung Gear Live. Questi ultimi due sono approdati inoltre immediatamente sul Play Store di Google, con consegne previste già dai primi giorni di Luglio, mentre per il più atteso e sicuramente il più affascinante dei tre, il Moto 360, sarà necessario attendere ancora qualche mese per vederlo debuttare ufficialmente.

In attesa così dell’arrivo sul mercato, il Moto 360 si mostra in un video demo ufficiale di Motorola, nel quale Cathay Bi, product manager del settore marketing di Motorola, illustra le tante funzionalità e caratteristiche del nuovo smartwatch Motorola, come la cassa in acciaio e il cinturino in pelle. Ovviamente non manca una dimostrazione delle potenzialità di Android Wear, con il Moto 360 in grado di mostrare le notifiche in arrivo nella parte inferiore del display e permettendone la gestione in pieno stile smartphone Android.

Vi lasciamo al video demo del nuovo Moto 360 che come detto, arriverà solo in tarda estate ad un prezzo ancora non dichiarato da Motorola.

http://www.youtube.com/watch?v=vFi-QpuZfXs

Chromecast permetterà il Mirroring del Display dei Dispositivi

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Tra tante novità presentate durante il Google I\O 2014 tenutosi ieri non poteva mancare anche uno spazio per Google Chromecast, il piccolo dongle multimediale di casa Google, che si aggiorna e introduce una funzionalità che permette di effettuare il mirroring del display di Smartphone o Tablet direttamente sulla TV di casa.

Sicuramente un grande passo in avanti per Chromecast, soprattutto perché  prima d’ora era possibile inviare contenuti multimediali solo tramite alcune applicazioni predefinite, mentre ora si potrà, ad esempio, riprodurre i filmati presenti nella galleria del proprio terminale in completa autonomia senza l’uso di cavo o altri accessori.

 chromecast mirroring

Come si vede nelle immagini, la lista dei dispositivi con cui sarà possibile effettuare il Mirroring dei contenuti  sono, per ora, solo alcuni:

  • HTC One (M7)
  • LG G2
  • LG G2 Pro
  • Nexus 4
  • Nexus 5
  • Nexus 7 (2013)
  • Nexus 10
  • Samsung Galaxy Note 3
  • Samsung Galaxy S4
  • Samsung Galaxy S5

Google  fa sapere che a breve ne saranno aggiunti altri in modo tale che l’esperienza sia accessibile a tutti.

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in arrivo Google Fit: controllo della salute in un’ unica app

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Restando con gli occhi puntati sul Google I/O, altra novità, che in realtà circolava ancor prima dell’evento, è il lancio di google nel mondo dell’attività fisica, dove sembra aver risposto al modello Health di Apple.

Anche Google Fit ha creato una piattaforma in cui aggiungere tutti i dati derivanti dal rilevamento delle attività fisiche e del sonno, come? Attraverso l’integrazione in una sola app, senza essere costretti ad aprirne una per ogni rilevamento che ci serve. La differenza con Apple consisterà nel aver creato non una sorta di centro diagnostico ma in un sistema che comprenderà tutti i dati, vale a dire, sia l’applicazione per tracciarli, sia i sensori di rilevamento. Sappiamo che Google ha collaborato con diverse società come Adidas, Nike, Runkeeper e Withising ect. per sviluppare delle app e per controllare la compatibilità con quei braccialetti che già sono in commercio e che registrano le nostre attività sportive. Le società citate si sono impegnate a seguire la piattaforma aperta di Google, e l’Adidas ha già dichiarato il suo impegno al rilascio di API per lo sviluppo di terze società che utilizzano i sensori degli accessori da loro inventati. Google Fit sarà presente nella prossima versione del sistema operativo Android L, che sarà rilasciata entro l’autunno, mentre il kit che servirà agli sviluppatori sarà distribuito già a partire dalle prossime settimane.

fit

Android L: nuova tastiera, nuove impostazioni, e tanto colore

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Con il progetto Android L abbiamo un’interfaccia completamente rinnovata con la nuova tendenza al piatto e con molti colori che già si erano visti sui launcher proprietari di Samsung e di LG.

Inoltre, Google ha finalmente rivisto, l’ormai obsoleto, sistema di notifica rendendolo molto più bello e funzionale e ha migliorato il multitasking che ha avuto una spinta decisiva verso la modalità a schede di Google Now. Altri cambiamenti visivi sono poi dovuti al nuovo linguaggio Material Design  che Google ha deciso di utilizzare su tutte le sue applicazioni e su tutti i dispositivi distribuendolo, tramite lo smartphone a smartwatch, automobili, tv, ecc.

I cambiamenti visivi più rilevabili sono i pulsanti di navigazione, ridisegnati in stile PlayStation con nuove interfacce colorate con nuove applicazioni per i contatti, le impostazioni, la tastiera e i messaggi che vi mostriamo nella gallery che segue. Date un’occhiata alle schermate e fateci sapere cosa ne pensate di questa nuova interfaccia di Android L, a noi piace molto e a voi?

Ecco i dispositivi che riceveranno Android L [In aggiornamento]

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I fortunati possessori di dispositivi della famiglia Nexus o di un dispositivo Google Play Edition, come il Nexus 5, riceveranno il nuovissimo Android L a distanza di poche ore dal debutto previsto per questo autunno, mentre tanti altri dispositivi anche di famosi produttori, come Galaxy S4, Galaxy S5, LG G2, LG G3, Xperia Z1 e Z2, HTC One M8 e M7 dovranno attendere alcuni mesi prima di ricevere l’update, sempre che superino i test di compatibilità con la nuova release di Android.

Già da oggi poi, la versione preliminare dedicata agli sviluppatori di Android L è disponibile per Nexus 5 e Nexus 7, il che significa che a breve potremo disporre delle prime beta da installare sui dispositivi, così da provare le tante novità introdotte da Google. Nel frattempo però già in molti ci stanno chiedendo se ed eventualmente quando, i vari dispositivi riceveranno l’aggiornamento ad Android L. Società quali HTC hanno già annunciato ufficialmente che dispositivi di punta quali HTC One M8 ed M7 riceveranno l’update 90 giorni dopo l’uscita dei sorgenti, mentre altre società ancora non si sono minimamente sbilanciate.

In base alle informazioni giunte ufficialmente dai produttori o trapelate da fonti certe abbiamo deciso di realizzare una lista dei dispositivi che riceveranno Android L nei mesi successivi al suo debutto.

Google

  • Nexus 5 – Android L – Beta disponibile da oggi
  • Nexus 4 – in attesa
  • Nexus 7 – Android L – Beta disponibile da oggi
  • Nexus 10 – in attesa

HTC

  • HTC One – Riceverà Android L 90 giorni dopo la disponibilità dei sorgenti.
  • HTC One M8  – Riceverà Android L 90 giorni dopo la disponibilità dei sorgenti.
  • HTC One mini/2 – Aggiornamento garantito ma non comunicata la data
  • HTC One GPE – in attesa
  • HTC One M8 GPE – in attesa

Samsung

  • Galaxy S4 GPE – in attesa

LG

  • LG G Pad 8.3 GPE – in attesa

Motorola

  • Moto G – in attesa

Sony

  • Xperia Z Ultra GPE – in attesa

Come potete vedere, HTC è l’unica che ha fornito dati certi, mentre per quanto gli altri produttori, sono tutti in attesa di effettuare i primi test sui vari dispositivi prima di sbilanciarsi. Ovviamente aggiorneremo la lista in base alle informazioni che arriveranno sia dai canali ufficiali che dalle solite fonti certe, per cui vi consigliamo di seguire con attenzione il nostro sito per conoscere in anticipo quando il vostro dispositivo potrà aggiornarsi al nuovo Android L.

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Android L e la gestione dei permessi sui nostri dati

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Ritornando su Android L, sono state presentate molte nuove funzionalità, anche se non tutte provenienti dall’evento Google I/O. Una delle novità sembra riguardare un eventuale sistema di gestione dei permessi relativi ai nostri dati, notizia scoperta da un membro di XDA attraverso uno screenshot circolato in rete proprio ieri. Dall’immagine sembra che ci sia un pop up che consente di richiedere o rifiutare il permesso di utilizzare la geolocalizzazione da parte di applicazioni come Google Maps. Forse i cambiamenti apportati non saranno evidentissimi rispetto alla funzione che si occupa dell’accesso alla geolocalizzazione e sembra che prenderà il nome di Unfied Data Control. Il sistema gestirà i permessi di ogni app, come avviene in ìOS, quando un’ applicazione richiede l’accesso ai dati di un utente.

mountain view

Non sapendo ancora molto in merito e aspettando nuove dichiarazioni, possiamo comunque già dedurre che ci sarà una maggiore consapevolezza da parte dell’utenza nel condividere i propri dati personali con le varie app.

Drive for Work: Spazio illimitato a soli 10 dollari al mese

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Google ha annunciato moltissime novità alla conferenza dedicata agli sviluppatori, tra queste ha introdotto un nuovo progetto collegato al servizio di Web Storage della società di Mountain View.

Google Drive for Work e’ il nome del nuovo servizio che Big G ha annunciato durante il keynote del Google I\O tenutosi di ieri che offrirà  agli utenti uno spazio illimitato sulla piattaforma, a soli 10 dollari al mese.

 

Drive for Work  metterà a disposizione un pannello di amministrazione più funzionale e grazie ad un insieme di API, aiuterà gli amministratori a monitorare ogni attività lavorativa dei dipendenti.

Google, a quanto pare, continua la sua ascesa anche nel mondo professionale, un’ottima mossa che sicuramente incrementerà  l’uso di Google Drive negli  ambienti aziendali.

Android e Chromebook : perfetta interazione!

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Con il passare delle ore le notizie provenienti dal Google I/O sembrano essere molto più chiare, sopratutto quelle relative a progetti omogenei e interscambiabili. In precedenza è già stato accennata la rivoluzionaria interfaccia grafica di Android firmata Material Design che sarà estesa anche a Chrome OS e a tutti i servizi web. Ma la novità non riguarda solo l’aspetto esteriore, ovvero il look, bensì la possibilità di utilizzare alcune delle app più popolari per Android, come Evernote e Flipboard. Quindi per il momento non tutte.

 

Il cambiamento consisterà nella possibilità di interazione tra i due sistemi operativo; cosa vuol dire? Molto semplicemente, se si possiede uno smartphone Android e un Chromebook e si trovano vicini, potremmo avviare il portatile sollevando il display senza effettuare il login, inoltre le notifiche saranno condivise da tutti e due i dispositivi, infatti ricevendo una chiamata o un messaggio sullo smartphone, trovandoci davanti al notebook, riceveremo la notifica anche su questo oppure potremmo controllare il livello di carica della batteria del nostro smartphone dal notebook e viceversa. Rimaniamo in attesa di ulteriori dettagli da parte di Google.

Google Android Auto, ecco come funziona

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Da quello che abbiamo appreso ieri durane la conferenza del Google I/O, molto interessante è stato il discorso legato alle auto e alla condivisione dei contenuti, grazie a Google Android auto, una piattaforma pensata per sincronizzare il proprio smartphone con lo schermo dell’autoradio (si parla di autoradio compatibili fornite direttamente dalle case madri con la vettura). Google non si accontenta di essere leader nei dispositivi mobile, punta direttamente alle automobili, anche per contrastare il CarPlay di Apple, prendendo accordi con ben 40 case automobilistiche tra cui Fiat e Maserati

Il funzionamento è molto semplice: per prima cosa bisognerà collegare lo smartphone con l’autoradio tramite cavo e vedremo sul touchscreen dell’autoradio una interfaccia ottimizzata per funzionare con navigazione, comunicazione e per l’ascolto della musica. Le mappe sono state riprogrammate e ottimizzate per funzionare attraverso i comandi vocali; Infatti il sistema è completamente voice-enabled (grazie a Google Voice Search). Questo significa che potremo gestire la navigazione Turn-by-turn di Google Maps con la nostra voce, senza dove inserire le destinazioni tramite tastiera.

Gli utenti possono anche inviare messaggi di testo toccando un pulsante e dettando il messaggio verbalmente, ne più ne meno di come si invia un messaggio utilizzando Google Now. Anche l’ascolto della musica è un’opzione che non può mancare in auto e potremmo accedere a tutta la nostra libreria musicale con l’aggiunta di diversi servizi come: Spotify, iHeartRadio ed altri.  Inoltre, SDK di Android Auto sarà disponibile per gli sviluppatori entro la fine dell’anno.

 

Il kit per gli sviluppatori di Android Auto sarà rilasciato nelle prossime settimane mentre la piattaforma sarà pubblicata con il prossimo rilascio di Android L.

Smartwatch Motorola 360 dal design innovativo

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Ieri al Google I/O sono state tante le novità annunciate, tra cui insieme al Samsung Gear Live e LG g Whatch anche il Motorola Moto 360 che tra i tre è lo smartwatch con un design diverso e anche molto bello, infatti è l’unico ad avere il quadrante rotondo. A differenza del Samsung Gear Live e LG G Whatch, disponibili con pre-ordine su Google Play, per lo smartwhatch Motorola bisognerà ancora aspettare, molto probabilmente sarà lanciato sul mercato in occasione di un futuro evento, dove verrà lanciato anche il nuovo Motorola Moto X + 1. Gli sviluppatori hanno lavorato molto intorno a questo gioiellino, in modo da inventare un dispositivo potente e reattivo ma anche efficiente per quanto concerne la parte energetica, un lavoro che ha ruotato soprattutto intorno al design per renderlo originale e ricercato.

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Per quanto riguarda invece l’hardware, non sappiamo quasi nulla in merito; lo schermo circolare monta un vetro zaffiro e molto probabilmente sarà supportato da un chip Snapdragon con una batteria wireless dotata di lunga autonomia e di un grande risparmio energetico grazie alla riduzione del consumo resa possibile dall’impiego del display OLED.